In questa sezione vi teniamo aggiornati sulle novità di diritto/giurisprudenza.
Sempre consentita la rinuncia alla proprietà di un bene immobile
La rinuncia alla proprietà è un atto unilaterale non recettizio e quindi non deve essere accettata dall'Erario. La eventuale finalità egoistica non integra la nullità o l'abuso del diritto.
Cass. SS.UU., sentenza 11/8/2025 n. 23093
Diritto di famiglia - Validità accordi pre-matrimoniali
Leciti e meritevoli di tutela gli accordi economici tra futuri coniugi stipulati in ipotesi di una eventuale separazione o divorzio,
Cass. ordinanza n°20415 del 14 luglio 2025,
EFFETTI VACCINAZIONE COVID : Richiesta risarcimento danni Ministero della Salute per effetti vaccinazione COVID 19 obbligatoria In caso di effetti negativi derivanti da vaccinazione anti COVID 19 va attivato il procedimento previsto dall'art. 1 comma 1 bis legge 25 Febbario 1992 n.210 e pertanto inviata la relativa istanza al Ministero nonchè all'ASP territorialmente competente, che provederà agli accertamenti per valutare gli eventuali effetti invalidanti.
INFILTRAZIONI: il Condominio può rispondere con i singoli condomini Il condominio di un edificio, quale custode dei beni e dei servizi comuni, è obbligato ad adottare tutte le misure necessarie affinché tali cose non rechino pregiudizio ad alcuno e risponde in base all' art. 2051 c.c. dei danni da queste cagionati alla porzione di proprietà esclusiva di uno dei condomini, ancorché tali danni siano causalmente imputabili altresì al concorso del fatto di un terzo (quale, nella specie, l'omessa manutenzione a sua volta ascrivibile ai proprietari dei due giardini privati di proprietà esclusiva). È quanto si legge nell’ ordinanza della Cassazione del 12 marzo 2020, n. 7044.
CODICE DELLA STRADA: Deroga al limite di velocità
La sussistenza, in capo agli automobilisti, di un dovere di comportamento di carattere derogatorio rispetto ai principi generali in materia di circolazione stradale (nella specie, al limite di velocità), presuppone il perfezionamento di una fattispecie complessa, rappresentata dal provvedimento della competente autorità, impositivo dell'obbligo o del divieto e dalla pubblicazione di detto obbligo attraverso la corrispondente segnaletica predeterminata dalla legge; tale provvedimento, peraltro, non può ritenersi implicito nell'installazione del segnale nel luogo della contravvenzione, in quanto l'obbligatorietà della prescrizione ivi contenuta rimane condizionata dal riscontro della sussistenza del provvedimento in esecuzione del quale è stato apposto. Corte di Cassazione, Sez. 6 - 2, Ordinanza n. 36412 del 24/11/2021 (Rv. 663081 - 01)
CEDU - Legge Pinto Termine semestrale di proponibilità dell'azione In tema di equa riparazione per violazione del termine ragionevole di durata del processo, per” definitività” della decisione concludente il procedimento nel cui ambito la violazione si assume verificata, la quale segna il ”dies a quo” del termine di decadenza di sei mesi per la proponibilità della domanda, s'intende, in relazione al giudizio di cognizione, il passaggio in giudicato della sentenza che lo definisce. Spetta all'amministrazione convenuta comprovare la tardività della domanda in relazione all'acquisito carattere di definitività del provvedimento conclusivo del giudizio nel quale si è verificata la violazione del termine ragionevole di durata, a seguito dello spirare, in conseguenza della notificazione, del termine di cui all'art. 325 c.p.c.
Corte di Cassazione, Sez. 6 - 2, Ordinanza n. 36125 del 23/11/2021
IL BENEFICIARIO DI PERMESSO AI SENSI DELLA LEGGE n.104/1992 PUO' SVOLGERE ATTIVITà SPORTIVA
E' illegittimo il suo licenziamento anche con le prove del detective incaricato dall'azienda.
Cassazione ordinanza n.14763 del 1° giugno 2025
ESCLUSA LA GIUSTA CAUSA SE LE DIMISSIONI DEL LAVORATORE NON SONO IMMEDIATE
La questione delle dimissioni per giusta causa presuppone la soluzione della verifica inereente alla sussistenzadei requisiti della immediatezza che condiziona la validità e tempestività delle dimissioni del lavoratore per giusta causa da intendfersi in senso relativo; e detta questione e oggetto di valutazione demandata al giudice di merito che si sottrae al sindacato in sede di legittimità, se non nei ristretti limiti di cui all'art.360 comma 1 n.5 c.p.c.
( Cassazione civile, sezione lavoro, sentenza 6 marzo 2020, n. 6437)
Conciliazione vertenza di lavoro con assistenza di un sindacato perché sussista l’effettiva assistenza richiesta per la validità della conciliazione, non è sufficiente l’incarico conferito del lavoratore contestualmente alla sottoscrizione che è oggetto dell’impugnazione ma occorre che non sia occasionale e il lavoratore sia pienamente consapevole dei diritti ai quali rinuncia a fini transattivi. (Tribunale di Bari 6/4/2022)
COVID: licenziato il medico che non comunica positività collega il Tribunale di Pavia ha confermato la legittimità del licenziamento per giusta causa di un medico di struttura sanitaria, adibito alle “attività tamponi”, che ha omesso di comunicare l’esito di un tampone molecolare Covid-19 di collega di reparto, poi risultato positivo. (Tribunale di Pavia 19/4/2022)
INSEGUE IL BUS E COSTRINGE L'AUTISTA A FERMARSI: E' INTERRUZIONE DI PUBBLICO SERVIZIO Riguardo ad un ricorso proposto avverso la sentenza con cui la Corte d’appello aveva ritenuto sussistente il reato di interruzione di pubblico servizio nella condotta di un imputato che aveva inseguito un autobus e minacciato l’autista costringendolo a fermarsi con le persone a bordo, la Corte di Cassazione ha ritenuto integrato il reato di cui all’ art. 340, c.p. anche nel caso in cui vi sia un semplice turbamento nella regolarità del servizio che ne impendisca l'ordinato e regolare svolgimento, a tutela della collettività; rigettando la tesi difensiva che si fonndava sull'aver cagionato l'imputato un ridotto intralcio al servizio. (Cassazione penale, sezione II, sentenza 27 febbraio 2020, n. 7845)
ABUSI EDILIZI: la violazione di più disposizioni di legge esclude il 131-bis
costituisce indice sintomatico della non particolare tenuità del fatto, la contestuale violazione di più disposizioni quale conseguenza dell'intervento abusivo, come nel caso in cui siano violate, mediante la realizzazione dell'opera, anche altre disposizioni finalizzate alla tutela di interessi diversi. (Cassazione penale, Sez. III, Sent. 2/5/2022 n. 16979)
PRECLUSO ALL'AMMINISTRAZIONE IL RILASCIO DI AUTORIZZAZIONE COMMERCIALE IN RIFERIMENTO AD IMMOBILI RIGUARDO AI QUALI RISULTA AVVIATA PROCEDURA DI CONDONO
CIò per contrasto con le prescrizioni edilizie ed urbanistiche - non risolte dalla semplice proposizione della istanza di sanatoria – nonchè in quanto è precluso all'ente competente consentire il consolidarsi della Scia presentata dal privato ai sensi degli artt. 24 e ss. del D.P.R. 380/2001. Il rilascio dell’autorizzazione commerciale presuppone, inoltre il preventivo rilascio del certificato di agibilità ai sensi dell’art. 24 e ss. D.P.R. 380/2001, ovvero il consolidarsi della Scia presentata dal privato a termini di legge.
T.A.R. Campania Napoli sentenza ’11 agosto 2025, n. 5907
MILITARI: Giudizi di avanzamento a scelta degli ufficiali
La promozione a scelta degli Ufficiali è disciplinata dal D.lgs. n. 66/2010, Codice dell’ordinamento militare, che espressamente opta, in luogo della procedura selettiva di ordine comparativo, per la valutazione in assoluto di ciascuno degli scrutinandi; conseguentemente, l’iscrizione nel quadro di avanzamento deve essere valutata in base alla posizione conseguita da ciascuno nella graduatoria, sulla base del punteggio attribuitogli e non dall’esame comparativo dei singoli Ufficiali. A tanto segue che l’iscrizione nel quadro di avanzamento è determinata dalla posizione conseguita da ciascuno nella graduatoria, sulla base del punteggio attribuitogli. Tale sistema risulta conforme ai principi costituzionali di imparzialità e buon andamento. Nei giudizi per la promozione al grado superiore, lo svolgimento degli incarichi svolti deve esser valutato in concreto con il complessivo curriculum del ricorrente nell’ottica di un giudizio globale; si tratta di un’indagine di merito, sottratta al sindacato di legittimità del giudice amministrativo, il quale non è in grado di verificare la correttezza delle valutazioni operate dalla Commissione, alla quale la normativa attribuisce un’ampia discrezionalità. Lo stabilisce il Tar Lazio, sez. I bis, sentenza 2 marzo 2020, n. 2694.
Concorsi pubblici
Legittima l'esclusione di un candidato allorquando il bando vieti i tatuaggi ed il canditato ne abbia una sulla coscia che non possa coprirsi con i pantaloncini. (Consiglio di Stato sent. 8/4/2022 n.2615)
MODIFICA COGNOME DEL MINORE Il Prefetto non ha il potere di modificare il cognome del minore, sull’istanza di uno dei due genitori, in assenza di accordo e, anzi, in presenza del dissenso dell’altro genitore. La richiesta di modifica del cognome del figlio minore, integrando un “atto civile”, può essere presentata, allora, dai genitori solo nell’esercizio della rappresentanza legale che trova la sua fonte e disciplina nell’art 320 cod. civ. di guisa che deve ritenersi a tal fine imprescindibile il consenso di entrambi i genitori, fatto salvo solo il caso in cui uno di essi sia stato privato della potestà genitoriale. T.A.R. Emilia-Romagna, sez. I, sentenza 6 maggio 2022, n. 115.)
DIRITTO PREVIDENZIALE - Se dichiarato nullo il termine del contratto di lavoro, l'indennità di disoccupazione INPS se ccorriposta non va comunque restituita
La sentenza che accerta la nullità del termine apposto al contratto di lavoro determinando la conversione dello stesso a tempo indeterminNato, oltre a riconoscere l’indennità risarcitoria al lavoratore, non fa sorgere il diritto dell’INPS a ripetere l’indennità di disoccupazione nel frattempo corrisposta al lavoratore.
Cass. SS. UU. sentenza n. 23876 del 26 agosto 2025
CONDOTTA RIPARATORIA, CONSENSO DELLE ALTRE PARTI ED ESTINZIONE DEL REATO
in caso di condotte riparatorie ex art. 162-ter c.p., la valutazione di congruità e la conseguente pronuncia di estinzione del reato non dipendono dalla eventuale opposizione del P.M. o della persona offesa.
Diritto di famiglia- Divorzio- contributo spese straordinarie
La ripartizione delle spese straordinarie per i figli tra i genitori ex coniugi non deve avvenire necessariamente in parti uguali, ma può essere quantificato tenendo conto delle capacità economico reddituali di ciascuno.
(Cass. Ordinanza n.18954 del 10/7/2025)
Diritto civile - Successioni
Le Sezioni Unite Civili – pronunciandosi su questione rimessa dalla Sezione Seconda con l’ordinanza interlocutoria n. 34852 dSezioni Unite civiliel 13/12/2023 per la presenza di soluzioni contrastanti nella giurisprudenza di legittimità e, comunque, trattandosi di questione di particolare importanza – hanno affermato il seguente principio:“La dichiarazione di accettazione di eredità con beneficio di inventario resa dal legale rappresentante del minore, anche se non seguita dalla redazione dell’inventario, fa acquisire al minore la qualità di erede, rendendo priva di efficacia la rinuncia all’eredità manifestata dallo stesso una volta raggiunta la maggiore età”.
Diritto Tributario
Le Sezioni Unite civili hanno dichiarato rilevante e non manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 8, comma 2, del d.lgs. 30 dicembre 1992 n. 504, come modificato dall’art. 1 comma 173, lett. b), della l. 27 dicembre 2006, n. 296, per contrasto con gli artt. 3, 29, 31 e 53, comma 1 Cost., nella parte in cui, nel subordinare il godimento da parte del soggetto passivo dell’agevolazione di cui alla citata norma all’essere l’immobile adibito ad abitazione principale «intendendosi per tale, salvo prova contraria, quella di residenza anagrafica», stabilisce: «[p]er abitazione principale si intende quella nella quale il contribuente, che la possiede a titolo di proprietà usufrutto o altro diritto reale, e i suoi familiari dimorano abitualmente», anziché disporre: «[p]er abitazione principale si intende quella nella quale il contribuente, che la possiede a titolo di proprietà usufrutto o altro diritto reale, dimora abitualmente».
Diritto del Lavoro
Le Sezioni Unite Civili – pronunciando su questione di massima di particolare importanza (rimessa dalla Sezione lavoro con l’ordinanza interlocutoria n. 27483 del 27 settembre 2023) – hanno dichiarato rilevante e non manifestamente infondata – in riferimento agli 3, 4, 32, 35, 11, 117 Cost. – la questione di legittimità costituzionale dell’art. 6 della legge 15 luglio 1966, n. 604, nella parte in cui, nel prevedere che «Il licenziamento deve essere impugnato a pena di decadenza entro sessanta giorni dalla ricezione della sua comunicazione in forma scritta, ovvero dalla comunicazione, anch’essa in forma scritta, dei motivi, ove non contestuale, …», fa decorrere, anche nei casi di incolpevole incapacità naturale del lavoratore licenziato, processualmente accertata e conseguente alle sue condizioni di salute, il termine di decadenza dalla ricezione dell’atto, anziché dalla data di cessazione dello stato di incapacità.
Diritto Bancario
Le Sezioni Unite civili – pronunciandosi su questione oggetto di rinvio pregiudiziale ex art. 363-bis c.p.c. – hanno affermato il seguente principio:
«In tema di mutuo bancario, a tasso fisso, con rimborso rateale del prestito regolato da un piano di ammortamento «alla francese» di tipo standardizzato tradizionale, non è causa di nullità parziale del contratto la mancata indicazione della modalità di ammortamento e del regime di capitalizzazione «composto» degli interessi debitori, per indeterminatezza o indeterminabilità dell’oggetto del contratto né per violazione della normativa in tema di trasparenza delle condizioni contrattuali e dei rapporti tra gli istituti di credito e i clienti.»